Verso la Smart Organization!
Il tema dello Smart working è oggi al centro di molte riflessioni e modelli di cambiamento.
Il cuore di questo approccio, a differenza delle primordiali forme di telelavoro, si fonda sullo scambio fra autonomia e liberazione spazio-temporale della persona, ed il suo coinvolgimento più fattivo e proattivo agli obiettivi organizzativi. Il tutto abilitato da nuovi processi collaborativi, modelli di leadership supportivi, e tecnologie di collaborazione
Non un semplice (ma ne esistono poi?) ridisegno delle organizzazioni, ma un cambiamento culturale forte.
Lo scorso 8 luglio ho partecipato come speaker e chairman ad una bella iniziativa di Education First.
Nella sede di Google Italia a milano, abbiamo inquadrato il tema dell’organizzazione Smart per fornire ai partecipanti degli elementi concreti su cui operare.
Nel mio intervento ho dato il quadro del processo di change management sottostante a questo modello, suggerendo un concept (le 4P della Smart Organization) che consente di pensare a delle azioni sistemiche sul piano dei Process, People, Platform, Place.
4 elementi che devono essere sollecitati insieme se si vuole produrre un cambiamento reale e duraturo.
Non meno importante il lavoro sulla Smart Leadership: in un contesto che si “remotizza” ed i cui chiediamo alle persone di rendersi autonome, come fa il capo a svolgere il suo ruolo? Non è più comando e controllo perché sfugge la dimensione della presenza. Non è più coordinamento stretto perché le persone sono connesse e sanno quello che devono fare. Il capo insomma cosa fa? Abilita, ingaggia, connette, facilita. Un ruolo totalmente trasformato.
Gli interventi successivi hanno fatto delle verticalizzazioni interessanti su alcuni temi centrali:
Virtual Conflict: come gestire le sfide per i team virtuali – Cristina Sarnacchiaro, Country Manager EF Corporate Solutions
Cristina ci ha introdotto alle dinamiche ed alle criticità tipiche di gestire un team virtuale, remoto, multiculturale. A partire da una interessante ricerca condotta da EF proprio su questo tema.
Interessante il ruolo del “mediatore culturale”: un bridge autorevole fra i “mondi” che devono essere messi in collegamento. Non un mero traduttore ma un facilitatore riconosciuto dai due mondi che consente la creazione di fiducia, collaborazione.
Organizzare l’ufficio virtuale: gli strumenti per un lavoro flessibile –Daryoush Goljahani Regional Channel Manager Google for Work
È poi stata la volta di Daryoush che ha descritto la soluzione Google for Work: connessione, collaborazione, creazione di valore. Conosciamo la soluzione, e sappiamo come questi tool siano in grado di abilitare social collaboration ed in questo modo di modellare la Smart Organization
Gli HR del domani: spunti e riflessioni dall’esperienza di Google nella gestione delle Risorse Umane – Marco Zaglio HR Specialist Global Business Organization Google
Marco è HR business partner per la country italiana di Google. Alcuni suoi spunti sono stati davvero interessanti. Uno fra tutti, le forme di endorsement che le persone possono darsi reciprocamente, e che hanno impatto sulle valutazioni.
Innanzitutto il Kudos, con il quale ognuno può fare un ringraziamento specifico ad una persona per averlo aiutato e supportato professionalmente. E’ gratis, trasparente, visibile a tutti.
Altro è il peer endorsement. In questo caso una persona (su qualsiasi ruolo organizzativo!!) può assegnare un bonus ad un collega per merito professionale. Un bonus a cui è legato un premio economico…piccolo, ma significativo!
Ho trovato queste due soluzioni HR innegabilmente Smart!!
Metto qui di seguito le slide del mio speech.